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Mostra

La mostra esplora il contributo degli anime giapponesi nel rappresentare personaggi appartenenti
alla comunità LGBTQIA+ o iconici per essa, evidenziandone l'impatto culturale e sociale. Arrivati in
Italia negli anni '70 e '80, questi cartoni animati hanno introdotto temi di inclusione e diversità, riflettendo una sensibilità giapponese più aperta rispetto ai pregiudizi occidentali. Grazie alle loro
storie, molti spettatori italiani hanno scoperto il valore dell'accettazione e trovato ispirazione per
abbracciare la propria identità.
Gli anime non sono stati solo intrattenimento, ma potenti strumenti di cambiamento sociale e
modelli di inclusione. La mostra celebra questi personaggi iconici, incoraggiando una riflessione
sulla loro importanza nella promozione della diversità e sull'arte come veicolo per un mondo più
inclusivo.
La mostra prende vita grazie a una straordinaria collaborazione che unisce diverse realtà. La Scuola
del Fumetto di Milano (prima ad avere istituito il corso di manga in Italia) ha avuto un ruolo fondamentale, coordinando gli omaggi agli autori realizzati da studenti ed ex studenti, mentre l'Associazione Mnemosyne ha precedentemente condotto un approfondito studio sui personaggi della comunità LGBTQIA+ negli anime e nei manga. Per la parte organizzativa, Arcigay Nazionale ha dato il suo prezioso contributo, garantendo un coordinamento efficace e dando vita al progetto.